NATURA
28-04-2019 di redazione
Due giorni fa abbiamo pubblicato uno sfogo importante arrivato direttamente dal Ministro del Turismo del Kenya Najib Balala.
Secondo il principale attore del turismo nel Paese, il Parco Nazionale del lago Nakuru sarebbe "praticamente morto".
Dopo un game drive effettuato con il suo staff all'interno della riserva naturale, il Ministro si è lasciato andare a considerazioni sulla mancanza di fauna, sull'inquinamento delle acque del lago che avrebbero fatto scappare i fenicotteri, sull'esigenza di trasferire animali selvatici e infine sulla richiesta di aiuti che verrà concretizzata nelle prossime settimane al Governo, considerando anche le responsabilità della Contea di Nakuru.
Sulle pagine social del nostro portale, lette e frequentate da molti esperti di safari, tra cui guide certificate e semplici appassionati, sono piovute decine di critiche alle parole di Balala, definite nella migliore delle ipotesi esagerate. Ma c'è anche chi si chiede quale interesse ci sia per esprimere un giudizio così "tranchànt" su uno dei paradisi naturali del Paese.
"Io ci sono stata due settimane prima del ministro e ho visto parecchi animali - racconta Marina Mauro, proprietaria di un b&b e ristorante a Watamu - bufali, rinoceronti, giraffe, antilopi, non abbiamo visto leoni, ma solo perché non siamo stati fortunati, perché nella stessa mattina eranno stati avvistati. Nel lago fenicotteri, cigni, anatre. Forse il game drive fatto dal ministro non è stato molto fortunato o io avevo una guida migliore. Purtroppo è vero avevo riscontrato soprattutto in prossimità del lago moltissime piante morte e cadute. Comunque una fortissima emozione entrare a Nakuru! Magari un po' di "manutenzione" potrebbe essere utile al ripristino di questa meraviglia, a meno che non ci siano altri interessi nascosti".
Anche Camilla Frasca Caccia, esperta guida e titolare di Bush Company Safari, è sorpresa dall'uscita del Ministro del Turismo.
"Sinceramente non so che idea farmi, ma dichiarare prima un parco come Nakuru morto e dopo richiedere una analisi al kws mi lascia perplessa - appunta Camilla - prendiamo atto di eventuali difficoltà ma dichiarare un riposa in pace mi sembra un tantino esagerato. Indubbiamente l’inquinamento esiste ed è un problema, ma le variazioni di livello con il conseguente spostamento dei fenicotteri fanno parte della storia del parco.Sarebbe interessante sentire l’opinione di esperti di ecosistemi ed ambientalisti, più che di un ministro. Un commento del genere dovrebbe scaturire dalla valutazione di un serio rapporto fatto da organi competenti ed enti appositi, e non da quanti big five sono stati avvistati durante un solo game drive..Penso che una azione concreta e magari silenziosa farebbe di più rispetto al danno di una dichiarazione “forte” come questa fatta dal ministro, seguita ovviamente dagli allarmismi mediatici che porteranno alle inevitabili e quanto meno inopportune perdite per il parco..".
Importante anche la considerazione del noto fotografo naturalista Paolo Torchio: "Il lago Nakuru é un ecosistema delicato e difficile da mantenere, proprio per le dimensioni ridotte, oltre che per la devastante antropizzazione ai suoi confini - spiega Torchio - va gestito con cura e da esperti. I soldi teoricamente non mancherebbero se venissero investiti adeguatamente anche solo i proventi dagli ingressi. Non dimentichiamo che é ancora la gallina delle uova d'oro per il KWS e record di incassi tra i parchi. Era famoso per i fenicotteri, ma con il misterioso innalzamento dell'acqua é venuta a mancare l'alga che era l'elemento base della loro alimentazione. Non se ne sono andati per l'inquinamento. Insomma se si chiude un ecosistema allora va gestito con coraggio ed intelligenza. Non ha senso chiudere baracca e mettere la testa sotto la sabbia...".
Pareri contrari a quello di Balala arrivano anche da molti altri lettori, come Marco Odino, Katia Fontanella e Luciano Coluzzi che dichiarano di essere stati recentemente a Nakuru e di avere trovato il parco in buono stato e comunque emozionante.
Speriamo di avere delucidazioni su questa uscita molto criticata di Balala, specialmente in un periodo in cui tanti connazionali stanno organizzando le loro vacanze safari in Kenya e avevano intenzione di includere anche il Parco del lago Nakuru nel loro viaggio.
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