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09-03-2020 di redazione
Una serie di nuove regole con multe salatissime sono state approvate dal Ministero dell’Agricoltura e della Pesca del Kenya e verranno fatte rispettare dalle autorità marittime della costa.
Tutto questo per salvaguardare la vita marina e la sopravvivenza di coralli e di specie che rischiano di scomparire.
Chiunque verrà sorpreso a raccogliere conchiglie e coralli, anche morti, sulle rive dell’Oceano Indiano e lungo la barriera, sarà passibile di una contravvenzione che potrà variare da un minimo di Kes. 50.000 (circa 500 euro) a Kes. 1.000.000 (circa 10 mila euro) e fino ad un anno di reclusione.
Chiaramente le nuove regole non sono state emesse ad hoc per i turisti, ma soprattutto per la popolazione locale: infatti i punti principali riguardano la pesca (due anni di prigione o 2 milioni di multa a chi userà reti da strascico), le imbarcazioni (dovranno essere registrate perfino le canoe) e le modalità di pesca dei crostacei. Le nuove norme prevedono anche il divieto di utilizzare mezzi meccanici per estrarre le ostriche dai loro ambienti naturali, che sono quasi sempre le foreste acquatiche di mangrovie.
La politica del Ministero dell'Agricoltura intende affrontare le sfide nel sotto-settore della pesca, come i bassi investimenti nella pesca d'altura, la manodopera inadeguata e le competenze nel sotto-settore, la pesca inadeguata, il monitoraggio, il controllo e la sorveglianza.
“Nessuno può utilizzare un peschereccio nelle acque marine del Kenya o l'operatore di un peschereccio che opera al di fuori di tali acque, utilizzare reti da posta derivanti di grandi dimensioni” cita in parte il progetto.
Le nuove norme tengono conto anche degli acquari: chiunque ne possegga uno, dovrà denunciare fin dall’inizio cosa è contenuto dentro e dovrà tenere un registro di eventuali aggiunte di specie, modifiche e delle cause di morte dei pesci contenuti dentro.
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AVVERTENZE
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