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24-09-2019 di redazione
Tra i tanti disegni di legge che vengono presentati dai Parlamentari keniani ad ogni tornata elettorale, ce ne sono stati di arguti, visionari, preveggenti ma anche tanti discutibili, se non assurdi. Per questo la maggior parte (come avviene d'altronde anche in Italia ed in quasi tutte le democrazie del Pianeta) sono cestinati.
Speriamo sia il caso anche della proposta arrivata all'Assemblea Nazionale di Nairobi da parte del Deputato Moses Injendi, eletto nella circoscrizione di Malava.
La proposta chiede difatto la modifica di una sezione della legge keniota sull'informazione e le comunicazioni del 2019.
"La Commissione potrà, su richiesta e dietro pagamento di una tassa prescritta, concedere una licenza che autorizza qualsiasi persona a creare una piattaforma di social media per scopi di comunicazione", si legge nella proposta.
Nell'intendimento di Injendi, che verrà discusso prossimamente dal Parlamento, l'amministratore di un gruppo in Facebook o WhatsApp dovrà inoltre conservare tutti i dati degli utenti della piattaforma e sottoporli alle autorità quando richiesto. Dovrà anche assicurarsi e prendersi la responsabilità del fatto che i membri dei gruppi siano maggiorenni.
"Chiunque contravvenga alle disposizioni della presente sezione è punibile con la condanna a una multa non superiore a Ksh. 200.000 o con la reclusione non superiore ad un anno", recita il disegno di legge.
Nella stessa proposta, si chiedono anche multe fino a KEs. 500 mila e pene fino a due anni di carcere per chi pubblica contenuti degradanti o intimidatori online, compresi contenuti pregiudizievoli per razza, sesso, etnia, nazionalità, religione, appartenenza politica, lingua, abilità o aspetto.
Inoltre, la pubblicazione di informazioni sui social media che sono ritenute ingiuste, imprecise e parziali ai sensi di un tribunale comporterà anche il rischio di pene detentive o multe. Se il disegno di legge viene approvato, i kenioti sulle piattaforme di social media come Facebook dovranno notificare all'Autorità della Comunicazione prima di creare gruppi e dovranno segnalare quelli già esistenti, qualora risiedano in Kenya.
Gli amministratori di tali gruppi dovranno inoltre approvare i membri e i contenuti in base alla legge.
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