Dopo i primi due giorni del decennale processo di censimento in Kenya, si torna alla normalità: quella più eclatante riguarda la riapertura dei locali pubblici, bar e ristoranti, dopo le 5.30 del pomeriggio. La decisione, voluta dal Ministero degli Interni keniano proprio per i primi due giorni, che coincidevano con il weekend appena trascorso, ha sicuramente irritato e penalizzato più i gestori e proprietari che i cittadini che hanno sperimentato un diversivo. Addirittura a Nairobi sono scattate diverse iniziative per organizzare party esclusivi nelle case private ed è nato anche un social network legato al censimento dove postare le foto del divertimento alternativo del sabato sera aspettando di essere conteggiati dagli ufficiali.
In ogni caso in tutto il Paese si è segnalata la disponibilità degli ufficiali e quella dei cittadini, solo in un caso a Kisumu una gang ha cercato di sostituirsi agli ufficiali per rapinare una casa. 
Da oggi tutto ancora più tranquillo anche se il censimento prosegue fino al 31 agosto, ma in gran parte se non si è stati visitati e intervistati, si prenderanno appuntamenti. I turisti spesso non sono stati disturbati ma, lasciando i loro documenti o le fotocopie nelle reception degli hotel, sono stati conteggiati senza intervista, come è anche giusto che sia.
In ogni caso il Governo ha trasmesso nuove linee guida per il dopo censimento. Chiunque non sarà stato raggiunto dagli ufficiali del censo, oltre a potersi presentare negli uffici del Kenya National Bureau of Statistic, avranno anche a disposizione un numero di telefono a cui chiedere informazioni e trasmetter i propri dati: 0800-221-020