AVVERTENZE
19-11-2018 di redazione
Quasi tutti gli europei che frequentano il Kenya lo fanno per vacanza.
Può essere una vacanza prolungata, un soggiorno a scopo conoscitivo per una futura occupazione o business o altro, ma chi non è residente nel Paese africano difficilmente conosce tutte le leggi e le regole di questo Paese, e a volte non ha nemmeno grande dimestichezza con la lingua inglese e men che meno con quella swahili.
Ragion per cui occorre essere ancora più prudenti di quando ci si muove nella propria nazione di origine.
La natura stessa della vacanza, talvolta, porta invece a sentirsi liberi, leggeri e poco attenti alla nuova realtà in cui ci si muove.
Si tendono a dare per scontato molte cose e nel caso dell’Africa, l’idea che si è sempre avuta di un luogo selvaggio, un po’ anarchico e comunque “addomesticabile”, non aiuta.
Un tempo forse era così e l’uomo occidentale faceva un po’ quel che voleva.
Oggi il Kenya è una realtà in crescita che si sta adeguando (con ovvie difficoltà) ai sistemi internazionali e alle varie modalità di convivenza civile basata su regole e leggi da rispettare.
Se in passato o anche oggi, alcune infrazioni non vengono punite, non significa che non sono punibili, ma spesso chi dovrebbe farle rispettare, per vari motivi, ci “passa sopra”.
In quel caso, sarete o siete stati fortunati, non nel giusto.
Ecco quindi alcuni suggerimenti che possono sembrare banali ma che, a giudicare da chi ancora “ci casca”, vale la pena di segnarsi e seguire per non avere nessun problema durante il proprio soggiorno in Kenya.
1. Portare sempre con sé il passaporto. La fotocopia può andare bene se l’originale si trova in una struttura alberghiera (o B&B e simili) dove nel caso ci sia un responsabile che raggiunto telefonicamente possa confermare la vostra identità e di essere in possesso del documento.
2. Essere sempre gentili, concilianti e mai arroganti con le forze dell’ordine.
Ricordatevi di come vi comportate a casa vostra e di come agirebbero i nostri rappresentanti dello Stato di fronte ad uno straniero che li apostrofa a male parole o con strafottenza.
In realtà questo consiglio dovrebbe essere esteso a qualsiasi rapporto con cittadini keniani, e non solo perché siamo ospiti.
3. Non date per scontato che tutto quello che vedete fare ai keniani sia legale e che possiate farlo anche voi. Spesso per solidarietà, per compassione o per mancanza di interessi, la popolazione locale gode di qualche libertà che agli stranieri, che danno più nell’occhio, potrebbe non essere permessa. D’altronde gli stranieri sono anche più tutelati su mille altre cose e nelle sedi di riferimento.
4. Nel caso si noleggiasse un’autovettura, controllare che sia tutto in regola (libretto di circolazione o fotocopia, assicurazione valida, segnaletica stradale, cinture di sicurezza funzionanti sui sedili anteriori e posteriori, pneumatici in buono stato, ruota di scorta).
5. Nel caso si noleggiasse una moto, munirsi di giubbotto segnaletico e di casco, per sé e per un solo passeggero. Il fatto che si vedano in giro motociclette con quattro o cinque persone a bordo, tutti senza giubbotto e senza casco, non vi autorizza assolutamente a fare lo stesso!
6. Quando si guida, è necessario avere una patente internazionale (per i miscredenti o portatori di verità per sentito dire, questo il link ufficiale)
7. Nel caso si utilizzasse un boda-boda (taxi motocicletta) accertarsi che il conducente abbia il giubbotto e il casco per sé e almeno il giubbotto per il passeggero, e che abbia la regolare licenza (bollo) esposta sulla moto.
8. Nel caso vi venga chiesto il pagamento per qualsiasi tipo di infrazione (da un eccesso di velocità a un parcheggio non regolamentare a qualsiasi altro tipo di condotta non conforme alla legge), esigete una ricevuta. Solo così potrete eventualmente protestare e far valere le proprie ragioni nelle sedi competenti.
9. Non acquistate merci d’importazione sprovviste di regolare bollino “Kebs”, e in generale evitate di acquistare prodotti confezionati non keniani in strada o in negozi che non possano fornirvi regolare ricevuta. Rischiate l’accusa di contrabbando internazionale e vi sono pene gravi.
10. Non vi appropriate, né acquistate senza regolare ricevuta timbrata dal negoziante, cimeli o oggetti che derivano da animali (utensili, monili, gioielli) soprattutto avorio e denti. Ma nemmeno corallo e conchiglie trovate in spiaggia o vendute per strada.
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