Casi ufficiali di Covid-19 in Kenya, siamo sempre a poco più del 10% rispetto ai tamponi fatti.
Questo è il dato da tenere presente per cercare di analizzare la situazione e l’eventuale crescita del virus nel Paese. Poco conta che un giorno i nuovi positivi siano 500 e il giorno dopo 300.
Il Governo ha annunciato, e non è la prima volta, l’introduzione dei test di massa secondo modalità casuale. Alcuni sono già stati svolti ad esempio nelle 5 contee che ancora non avevano casi ed in quella di Tharaka-Nithi durante questo esercizio è stato trovato un residente positivo ed ora verranno isolati tutti i parenti e i contatti ravvicinati che ha avuto.
Ieri nella conferenza stampa quotidiana che il Ministro della Salute Mutahi Kagwe ha tenuto dalla Contea di Muranga, dove era in visita durante il suo tour per controllare di persona la situazione sanitaria nelle strutture ospedaliere che hanno promesso al Presidente Kenyatta di portarsi a pari con le direttive statali che chiedono 300 letti in isolamento di cui almeno un decimo in terapia intensiva, sono stati annunciati 389 casi di coronavirus, su 3545 tamponi, che portano il totale di chi è stato infettato a 12063. Dei nuovi pazienti 4 sono stranieri, il più giovane ha 5 mesi di età e il più vecchio ha 95 anni.
Nello stesso periodo sono stati dimessi 345 pazienti, di cui 134 erano già in assistenza domiciliare.
Il bilancio dei morti con Covid-19 è invece salito a 214 dopo che sono stati confermati altri cinque decessi.
“Quattro pazienti di quelli che sono morti oggi – ha rivelato Kagwe - avevano patologie pregresse come il diabete”.
Il Ministro ha invitato i cittadini a non considerare i bollettini quotidiani come noiosi, perché il periodo che il mondo e anche il Kenya sta vivendo è tutto fuorché normale ed ogni giorno viene detto o spiegato qualcosa di nuovo.
L’ospedale Kiriani di Muranga fino a qualche settimana fa aveva solo 96 posti letto, ora per l’emergenza Covid-19 ne ha organizzati 349.  
Intanto stanotte sono arrivati nel Paese altri 20 medici da Cuba, che opereranno in Kenya grazie al rinnovo di una partnership che vedrà i medici kenioti acquisire competenze da colleghi specializzati.
“I medici resteranno nel Paese per un periodo compreso tra i tre e i sei mesi e questo ci aiuterà davvero a gestire le sfide” ha spiegato Kagwe.