L’ultimo weekend di pandemia in Kenya ha portato in dote più di cento casi di positività al virus.
Ai 49 annunciati dal Presidente Kenyatta che ha deciso di prolungare di altri 21 giorni sia il coprifuoco serale in tutto il Paese che il lockdown delle cinque Contee tuttora chiuse dall’esterno, se ne sono aggiunte altre 57 ieri, frutto dei 2198 tamponi effettuati tra sabato e domenica, per un totale (che è record negativo di sempre) di 106 casi in due giorni consecutivi.
Il Ministero della Salute ha confermato, rilasciando un comunicato, che i casi confermati nel Paese sono saliti a 887. Avanti di questo passo si prevede di varcare il migliaio in tre o quattro giorni.
524 invece i casi tuttora attivi.
Dei 57 nuovi contagiati 34 sono maschi e 23 femmine.   
“Il più giovane dei malati di Covid-19 è un bambino di 2 anni, mentre il più vecchio ha 61 anni – si legge nel comunicato domenicale firmato dal portavoce del Governo Cyrus Oguna – in tutto fino ad oggi abbiamo testato 43712 persone. Siamo lieti di constatare che 12 pazienti sono stati dimessi dall'ospedale, portando a 313 il numero totale di persone che si sono finora ristabilite dal Coronavirus”
La distribuzione dei casi recenti per Contea vede Mombasa in prima linea con 35 casi, mentre 17 sono stati registrati a Nairobi, 3 nel Kajiado, uno nella Contea costiera di Kwale e uno a Kitui.
A Mombasa come sempre è monitorata particolarmente la Città Vecchia, ma anche a Likoni quattro persone sono risultate positive, così come 3 nella località turistica di Nyali.
A Nairobi il dato nuovo e significativo (nove casi) arriva dallo slum di Kibera, mentre Eastleigh ha registrato due casi e gli altri arrivano da strutture ospedaliere o di quarantena.
Prosegue anche l’attività transfrontaliera di controllo, in collaborazione con le autorità tanzaniane: nelle ultime 24 ore altri 12 camionisti della Tanzania sono risultati positivi al tampone e non gli è stato permesso di entrare in Kenya con il loro mezzo.
Dopo aver bloccato le frontiere via terra con Tanzania e Somalia e aver permesso solo a mezzi autorizzati per il trasporto di bemi di prima necessità e ai soli conducenti immuni dal virus, ora il Kenya guarda all’incremento dei casi in Uganda, valutando di bloccare il transito anche in quelle zone di confine.