I numeri di ogni giorno ormai sono giusto numeri, ed è esercizio inutile sgranarli come un rosario di speranze, paure o altri sentimenti ingiustificati a seconda del bollettino.
Il dato che ci interessa è che la percentuale di positivi rispetto ai tamponi eseguiti è sempre la stessa, di poco superiore al 10% (ieri un po’ più alta per la verità) e che sono quasi tutti asintomatici.
Se poi usciamo dalla capitale Nairobi la situazione è davvero tranquilla: da tempo non muore praticamente nessuno (i decessi, dopo un focolaio nella città vecchia di Mombasa che vide perire un po’ di anziani con patologie pregresse, sono quasi tutti circoscritti nella metropoli) e anche i reparti di terapia intensiva, pronti per l’uso in quasi tutte le contee, sono praticamente vuoti.
Semmai il problema si pone per tanti altri malati in Kenya che non hanno più accesso così facile e veloce nelle strutture, fagocitate dal Covid-19.
In ogni caso, nel bollettino di ieri sabato 25 luglio, il Kenya ha registrato 375 nuovi contagi da Coronavirus (Covid-19), che portano il totale dei casi a 16.643.
Dei positivi, 229 sono di sesso maschile e 146 di sesso femminile. 351 sono keniani e 24 sono stranieri. Il più giovane è un neonato di 5 mesi e il più vecchio ha 90 anni. Sono stati segnalati 128 pazienti guariti, 75 dal programma di assistenza domiciliare e 51 dagli ospedali, per un totale di 7.574 guarigioni.
Quattro pazienti sono morti nelle ultime 24 ore, portando il totale dei decessi a 278.
Nairobi e le contee attigue Kiambu e Machakos hanno fatto segnare 286 casi, mentre gli altri 89 sono suddivisi tra Kajiado e Migori (confine con la Tanzania), Nakuru Nyeri, Kisumu e Uasin Gishu. Sulla costa continuano a calare i casi a Mombasa (solo 3) e il resto della costa sembrerebbe Covid-19 Free.