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21-06-2019 di redazione
Il Ministro del Commercio e dell’Industria del Kenya, Peter Munya, ha annunciato che tutti i dipendenti del Governo non potranno più acquistare automobili di lusso d’importazione, ma dovranno richiedere veicoli assemblati in Kenya, come quelli prodotti dalla Isuzu East Africa.
Il giro di vite voluto dal Governo keniano mira non solo a ridurre le spese, ma anche a promuovere quelle case automobilistiche che hanno deciso di aprire fabbriche in Kenya ed impiegare manodopera locale nel mercato interno delle quattro ruote.
Parlando durante il lancio del nuovo impianto di assemblaggio di Isuzu East Africa, il Ministro Munya ha lanciato un plauso allo stabilimento che offrirà posti di lavoro, commesse a fornitori e creerà il valore aggiunto di entrate fiscali. Azioni da suppportare con un'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri che impedisce ai funzionari governativi di importare automobili per uso personale.
“D’ora in poi il Governo si procurerà solo veicoli assemblati localmente, quindi nessun dipartimento potrà comperare auto importate" è la promessa riportata dal sito Kenyans.co.ke.
Inoltre agli assemblatori locali sono stati offerti sgravi fiscali da parte del governo che comprendono il 15% di imposta sulle società che mirano a promuovere l'assemblaggio di veicoli in Kenya.
“La nostra intenzione è quella di creare posti di lavoro espandendo il settore manifatturiero – ha aggiunto Munya - e diventare abbastanza competitivi e ambiziosi da poter realizzare prodotti di livello mondiale qui in Kenya e per l'esportazione verso i mercati del Continente”.
Il Kenya in passato ha operato diversi tentativi di costruire totalmente le proprie auto, tra cui la più famosa è la Nyayo, assemblata negli anni '90, e la più recente è la Mobius.
La maggior parte degli assemblatori locali in passato hanno dovuto affrontare la concorrenza di auto di seconda mano importate dal Regno Unito e dal Giappone. Recentemente, il governo, attraverso il Kenya Bureau of Standards (KEBS), ha vietato anche l'importazione di alcuni pezzi di ricambio per auto usate. Questo rientra nella strategia del governo di eliminare gradualmente i veicoli usati nel paese nel tentativo di aumentare la domanda di veicoli assemblati localmente.
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