Silvia Romano è viva e sarebbe in corso una trattativa per liberarla.
Questa l’unica (bellissima) notizia attendibile che noi di malindikenya.net ci sentiamo di darvi, dopo una giornata, quella di ieri, in cui tra Italia, Kenya e Somalia si sono rincorse e sono fuoruscite voci di ogni genere, speculazioni e “sparate” di certa stampa comprese.
Da fonti dell’intelligence italiana ritenute sicure da più parti, la notizia riportata in serata dall’Agenzia AGI, sicuramente quella che in questi mesi si è mossa con attenzione, sensibilità e rispetto sulla vicenda e di cui abbiamo spesso sposato la filosofia, può essere ritenuta credibile.
Secondo l’AGI la volontaria milanese sarebbe probabilmente in Somalia, o comunque al confine, e non in pericolo di vita e sarebbe quindi già iniziata una trattativa con i suoi attuali sequestratori per riportarla in Patria.
A confermare la “pista” somala, ovvero la definitiva cessione della ragazza da parte della banda di criminali di cui tre sono a processo a Malindi (prossime udienze fissate per fine ottobre) ad un gruppo organizzato, sarebbero anche i silenzi istituzionali qui in Kenya, dove le forze dell’ordine locali non sembrano più concentrarsi sulla sua ricerca, quanto invece degli elementi ancora a piede libero che avrebbero preso parte alla prima fase del rapimento che a questo punto appare sempre più come un’operazione su commissione, o quantomeno frutto di un progetto criminoso andato a buon fine.
Come sempre, intorno, ci sono tante chiacchiere che potranno essere smentite o confermate solo ad operazione conclusa, e speriamo ciò possa avvenire presto, come prospettato dalle stesse fonti contattate dall’AGI, che confermano l’inizio di una trattativa e si augurano di liberare Silvia presto.