Il Ministero della Sanità del Kenya non vuole che si abbassi la guardia nel contenimento della pandemia e prova a responsabilizzare i giovani, segnalando che sono in aumento i casi tra la fascia degli under 30.
“Su dieci decessi delle ultime 24 ore, tre sono giovani sotto i trent’anni senza apparenti patologie pregresse – ha annunciato il Direttore Sanitario Mercy Mwangangi nella consueta conferenza stampa quotidiana a Nairobi – il Paese si trova ad un tasso di positività rispetto ai tamponi del 7.9%”.
Il dato, pur essendo più basso del mese scorso quando il Paese era ancora in regime di lockdown delle principali contee e con l’estero, non tende a scemare riportandosi verso il rassicurante 2% della scorsa primavera. I casi segnalati ieri, 426, portano il computo totale dei contagi nel Paese a 31.441 ma grazie a 257 pazienti dichiarati guariti, i casi tuttora attivi in Kenya sono 13.056, con un lieve rialzo che ci riporta indietro ai numeri dello scorso 9 di agosto, perché nel frattempo si erano abbassati facendo segnare più guarigioni che nuovi positivi.
Come sempre, la Capitale ha registrato la metà dei casi, mentre c’è stato un aumento nella regione del Kajiado (63 casi, di cui molti al confine con la Tanzania). Sulla costa si segnalano 16 casi a Mombasa, 4 a Kilifi e 1 a Lamu.
Intanto però il numero di casi sospetti di Covid-19 nelle strutture di quarantena si è ridotto in modo significativo.
Diciassette contee che hanno reparti di quarantena non ospitano una sola persona in questi centri, secondo i dati trasmessi dal Consiglio Nazionale dei Governatori..
In un comunicato stampa giovedì, il presidente del Consiglio dei Governatori, Wycliffe Oparanya, ha detto che su 43 contee che in precedenza avevano segnalato pazienti in quarantena attiva, ci sono attualmente 859 pazienti ricoverati, mentre 976 che erano ospiti delle strutture sono stati poco a poco dimessi.