E’ record di pazienti guariti in Kenya, nella giornata in cui i casi di positività al Covid-19 tornano sopra ai cento, in forza ai controlli serati di camionisti al confine con l’Uganda.
Come ha riferito il Segretario Amministrativo del Ministero della Sanità, Abdi Aman, mercoledì 3 giugno sono state dimesse 54 persone, portando a 553 il numero di coloro che si sono ripresi del coronavirus.
“Voglio rendere omaggio ai nostri operatori sanitari – ha detto Abdi Aman nella consueta conferenza stampa ad Afya House - nel celebrare questo successo, voglio ribadire l'importanza di osservare le misure di contenimento”
Nelle ultime 24 ore il Dipartimento della Salute ha effettuato 2216 tamponi, rilevando 123 persone positive. Una percentuale che torna ad essere alta, nonostante i tamponi da qualche settimana siano tutti mirati, e porta il totale di casi registrati nel Paese dal 13 marzo ad oggi a 2216, di cui 1589 ancora attivi. Un’alta percentuale di questi ultimi sono sempre stati asintomatici.
90 dei casi riportati sono di sesso maschile e 33 di sesso femminile, mentre la distribuzione per età è compresa tra gli 8 e gli 84 anni.
Nella giornata clou dei guariti, sono stati registrati anche tre decessi e anche la morte del cittadino keniano più giovane: si tratta di un ragazzino di 12 anni ricoverato e morto per altre complicanze ma il cui tampone postumo ha dato il verdetto di positività al Covid-19. Gli altri due che hanno ceduto alla pandemia hanno rispettivamente 41 e 84 anni.
La distribuzione dei casi per contea è la seguente: Nairobi (44), Mombasa (34), Busia (20), Uasin Gishu (12), Kiambu (3), Kajiado (3), Nyeri (3), Kilifi (2) mentre Garissa e Laikipia hanno registrato un caso ciascuno. A Nairobi continua ad essere sotto controllo lo slum di Kibera, dove sono stati registrati 10 casi, mentre a Mombasa sotto torchio sono sempre la Città Vecchia e Likoni.
Aman ha chiuso il briefing prendendosela con i cittadini che stanno conducendo una vita normale come se niente fosse e con chi applica i decreti a modo suo.
“Non ha senso andare in giro con la mascherina sotto il mento – ha detto il Segretario Amministrativo della Sanità – e fregarsene delle distanze sociali. Sono certo che avete visto tutti quei video sui social media che mostrano gente che si affolla in luoghi pubblici in barba ad ogni precauzione. Questo significa flirtare con il pericolo”.
In attesa del comunicato del Presidente Kenyatta sulla fine o meno del coprifuoco e sulle nuove misure che il Paese adotterà dopo il prossimo 6 giugno, la posizione degli operatori sanitari e dei dirigenti del settore è sempre la stessa: contenimento e far rispettare le regole restrittive.