Avanti piano, così il Kenya sta vedendo ogni 24 ore il numero dei positivi da virus Covid-19 aumentare, ma ancora senza i picchi che hanno contraddistinto altri Paesi dell’Occidente e dell’Asia.
Il Ministro della Salute keniana Mutahi Kagwe ha fornito i dati delle ultime 24 ore che parlano di nove nuovi casi nel Paese su 800 tamponi effettuati. Nello stesso lasso di tempo altri 12 pazienti sono guariti dal virus, portando il totale delle persone dimesse e considerate ora immuni a 53, su 225. Dei nuovi positivi, nelle parole di Kagwe, nessuno ha una storia di viaggi all’estero pregressi e nessuno faceva parte delle persone messe in quarantena obbligtoria. Cinque contagiati provengono da Nairobi e quattro da Mombasa, le due più popolose città del Kenya.
C’è anche un nuovo decesso, che porta il totale dei morti per Coronavirus a dieci.
“Concittadini, vi invito a non fare festa troppo presto per questi dati – ha detto il Ministro – permettetemi di avvertirvi che non siamo fuori pericolo. L’esame comparativo dei Paesi che ora sono invasi dal virus mostra che stavano riportando cifre simili a quelle che stiamo riportando noi. Notiamo ad esempio che il nostro tasso di mortalità del 4,6% non è distante della media globale che è del 6,3%”.
Durante il suo discorso, Kagwe ha invitato i cittadini keniani ad essere prudenti e rispettare le regole e a non scagliarsi contro chi cerca di farle rispettare, in particolare la polizia. Ha anche esortato le associazioni di diritti umani a non occuparsi solo dei presunti abusi delle forze dell’ordine ma anche di quelli dei gruppi di persone che si rivoltano.
Tra gli esempi citati, Kagwe ha anche parlato di un episodio avvenuto a Malindi, dove due poliziotti sono stati oggetto di lancio di pietre da parte di un gruppo di boda boda illegali e sono dovuti fuggire a bordo di un’automobile.
"Siamo profondamente perplessi nel vedere una parte dei keniani che non collabora con la polizia – ha detto il Ministro della Salute - Condanniamo questo comportamento spregevole in cui la gente ha attaccato la polizia a Malindi. E’ molto preoccupante vedere questo tipo di comportamenti con chi cerca di proteggere i cittadini dai pericoli del contagio".
Kagwe ha concluso la sua consueta conferenza stampa rivelando che il Paese ha ricevuto un’altra donazione da parte del tycoon cinese Jack Ma, comprensiva di 18.000 kit, 18.900 tamponi e 3.790 indumenti protettivi medici monouso. Il Paese ha ricevuto anche una partita di maschere chirurgiche, guanti, visiere e camici da Cina, Germania e Francia attraverso l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).