Prima di partire, una serata di festa con lo staff keniano di "Tolo Tolo", il film mezzo africano che uscirà il prossimo Natale, poi uno spaghetto volante in riva all'Oceano, nella splendida cornice del Leopard Point Beach Resort Malindi che lo ha ospitato per più di un mese.
Per Luca Medici, in arte Checco Zalone, è stata la degna chiusura di un'avventura professionale e umana che ha cambiato, in meglio, la sua vita.
Lo abbiamo incontrato proprio poche ore prima della partenza per il Marocco, dove girerà per altre settimane prima di concludere, come già annunciato nei mesi scorsi, le riprese del prossimo successo nella sua Puglia.
"Non vorrei dire una cosa banale - ci ha confessato Zalone - ma il sorriso di questa gente e dei bambini in particolare vale già da solo metà del film. Mi sono trovato benissimo in Kenya".
Un tour de force iniziato lo scorso 24 gennaio con riprese nel resort White Elephant, poi nella zona delle saline di Ngomeni e in un villaggio dell'entroterra, sulle rive del Sabaki, nel villaggio di Mambrui e in un altro resort sulla spiaggia dorata.
La sera, e nei fine settimana, il relax totale al Leopard Point Beach Resort Malindi, coccolato dallo staff del resort.
Zalone ha ricordato come "Tolo Tolo", per via della sua sceneggiatura, non sarà ambientato in Kenya, ma in un'Africa generica da cui il protagonista compie un percorso all'inverso alla volta dell'Italia, in una sorta di migrazione all'incontrario.
Anche per questo non ha voluto pubblicizzare troppo la sua presenza a Malindi, oltre che per motivi promozionali.
"Vorrei raccontare tante cose, tante emozioni di questo posto, ma lo farò a tempo debito tramite il mio ufficio stampa, adesso proprio non posso - ha confermato l'attore e regista barese - il mio comunque è un arrivederci".
Anche il produttore esecutivo per il Kenya, Antonio De Feo, conferma la bontà del lavoro effettuato sulla costa keniana e la felicità del mattatore Zalone e del suo entourage.
"E' stata una splendida avventura - dice De Feo - il risultato si vedrà sullo schermo ma le sensazioni sono più che positive. Questi luoghi offrono tutte le possibilità di ambientazioni africane e la troupe è stata messa in grado di lavorare al meglio. Siamo davvero soddisfatti".
Soddisfazione anche da parte del management del Leopard Point di Malindi, che ha fornito l'indispensabile contributo di far sentire Zalone e i produttori come a casa propria.
"Siamo orgogliosi di aver ospitato uno dei più importanti protagonisti della commedia italiana - spiegano - e di avergli potuto offrire l'indispensabile relax, la bellezza e i servizi che lo hanno messo a suo agio e predisposto a calarsi al meglio nella realtà africana. Per la natura del nostro resort, il livello dell'hospitality e l'incantevole scenario in cui è posizionato, eravamo preparati a questo e siamo certi che Checco non si è pentito della scelta...anzi!".
Zalone annuisce dal tavolino in riva all'Oceano Indiano, pronto ad inforcare gli ultimi spaghetti afro-italiani e a salutare Malindi.
Lo rivedremo, nel nostro Kenya, sul grande schermo il 25 dicembre.