Sono 134 i nuovi positivi riscontrati in Kenya ieri, venerdì 5 giugno. Nelle 24 ore precedenti sono stati effettuati 3177 tamponi che hanno rilevato il virus Covid 19 in 131 cittadini keniani e tre stranieri.
98 di loro sono di sesso maschile e 36 di sesso femminile, mentre il più giovane ha 6 anni e il più anziano 70.
L’aggiornamento della situazione della pandemia nel Paese è stato comunicato nell’appuntamento fisso della conferenza stampa quotidiana di Afya House a Nairobi dal Direttore del Dipartimento della Salute Mercy Mwangangi, che ha confermato che il numero totale dei contagi in Kenya è salito a 2474, mentre i casi attivi sono 1752. Secondo quanto annunciato giovedì dal Ministro Mutahi Kagwe, circa 1400 sarebbero asintomatici e verranno curati a casa dopo le opportune verifiche.
Il totale dei tamponi utilizzati da tre mesi a questa parte ha superato le 90 mila unità (90.875)
Alto anche ieri il numero delle guarigioni, con 51 pazienti dimessi che portano il totale nazionale a 643 persone dichiarate immuni.
Nello stesso tempo, un altro paziente è morto, portando il numero totale dei decessi a 79.
In termini di distribuzione dei casi, sono segnalate le contee di Mombasa (67), Nairobi (31), Busia (15), Machakos (5), Taita-Taveta (4), Kilifi (2), Nakuru (2) e con un caso ciascuna nelle contee di Garissa, Murang'a, Kisumu, Uasin-Gishu e Kajiado.
A Nairobi i riflettori del team di controllo del virus rimane puntato sullo slum di Kibera, mentre a Mombasa, oltre alla Old Town, si segnala un focolaio nel popoloso quartiere periferico di Kisauni.
Sempre alto il numero di casi registrati tra i camionisti a Busia, punto di confine tra Kenya e Uganda.
Questi dati segnalano l’impegno sempre forte del Governo nell’individuare le zone dove agire con tamponi mirati, e il lavoro coordinato sempre meglio che potrebbe permettere, nonostante l’emergenza non sia affatto terminata, di pensare ad una parziale revisione delle misure restrittive che scadrebbero oggi.