Dopo diciotto lunghi anni di assenza, il Safari Rally torna a casa. Il Kenya ospiterà nel prossimo giugno una delle tappe internazionali del World Rally Championship.
La buona notizia è stata accolta con gioia dal Presidente Uhuru Kenyatta che già da tempo aveva annunciato il suo impegno per riportare le automobili del circuito più famoso di fuoripista nel Paese dei safari per antonomasia.
"Subito dopo aver assunto la mia carica nel 2013, ho fatto una promessa al popolo del Kenya, quella di restituire il Safari Rally alla famiglia del Campionato del Mondo Rally della Federazione Internazionale dell'Automobile – ha detto Kenyatta -  Questo processo ha richiesto sette anni. È un piacere oggi annunciare non solo ai keniani ma a tutti gli africani che questo processo è stato concluso e che il Safari Rally è stato incluso nel calendario del Campionato del Mondo Rally 2020, segnando il ritorno del Campionato del Mondo Rally nel nostro Continente, dopo 18 anni di attesa”. Il Capo dello Stato ha inoltre ringraziato il Presidente della Federazione Internazionale dell'Automobile, Jean Todt, il World Rally Championship Promoter Oliver Ciesla, il Presidente della Kenya Motorsports Federation, Kimathi e i Direttori e i team tecnici, per aver lavorato con il Ministero dello Sport per realizzare l'evento che fa parte del patrimonio del Kenya.
Il Kenya Safari Rally fu inaugurato nel 1953 per festeggiare l’incoronazione della Regina Elisabetta II. In origine si chiamava East African Safari Rally e attraversava i tre paesi dell’Est Africa britannico, Kenya, Tanzania e Uganda. Nel 2020 la competizione in Kenya avrà inizio il 19 luglio, subito dopo il rally italiano. Le altre due new entry del prossimo anno saranno Nuova Zelanda e Giappone.