Le maggiori compagnie aeree che operano sulle rotte tra Medio Oriente, Africa ed Europa stanno facendo rullare i motori per ripartire con il trasporto di passeggeri.
Qatar, Ethiopian ed Emirates hanno già sondato l’Italia e anche il Kenya per capire quando, tra le altre rotte, potranno ripristinare collegamenti per cui ci sarebbe già richiesta.
La domanda però è: quando riaprirà gli spazi aerei il governo keniano?
Oggi la Kenya Civil Aviation Authority ha organizzato un meeting via web per addetti ai lavori spiegando che si tratta della prima tappa in vista di una prossima possibile riapertura degli aeroporti internazionali nel Paese, ed è già un segnale importante perchè significa che a Nairobi ci stanno seriamente pensando.  
Ethiopian Airways ha già fatto sapere che da martedì 19 maggio è pronta a ripartire con il volo Addis Ababa-Milano e dal giorno successivo con lo stesso volo in direzione contraria.
La risposta positiva dall’Aeroporto di Malpensa sembra già essere arrivata, tanto che la compagnia di bandiera etiope ha già messo in vendita i biglietti.
Allo stesso tempo c’è stato un sondaggio con il Ministero dei Trasporti del Kenya, il quale ha ribadito il blocco degli aeroporti in entrata ed in uscita fino a tutto il 26 maggio, come annunciato lo scorso 25 aprile dal Presidente Uhuru Kenyatta, che prorogò di 21 giorni il decreto che aveva emanato una prima volta il 25 marzo.
Anche Qatar Airways si è detta pronta a riaprire la rotta Doha-Milano dal 24 maggio, in aggiunta al Doha- Fiumicino mai interrotto e ad arrivare a sette collegamenti complessivi alla settimana con l’Italia, con grossi accorgimenti all’aeroporto della capitale qatariota come il tampone istantaneo obbligatorio. A giugno potrebbe quindi ripristinare il Doha-Nairobi almeno una volta alla settimana.
Contatti d’interesse per il Kenya sarebbero avvenuti anche con la compagnia di bandiera di Dubai, Emirates Airlines.
Secondo quanto ventilato dopo alcuni scambi ed incontri virtuali qualche dirigente dell’aviazione civile keniana avrebbe prospettato una data di riapertura dei cieli keniani intorno alla prima settimana di giugno.
Se così fosse il Kenya potrebbe tornare a ricevere stranieri (solo se provvisti di certificato di non positività ed eventualmente obbligati a rifarlo dopo 14 giorni dalla data d’arrivo) e pensare di riaprire hotel e lodge, anche in vista dello spettacolo della Grande Migrazione nel Maasai Mara, che ogni anno attira migliaia di visitatori da tutto il mondo.
Mancheranno molto probabilmente i più numerosi, gli americani. Ma si potrà contare su afflusso dall’Oriente, Cina e Giappone in testa.
Tutto chiaramente è subordinato alle condizioni in cui verserà il Paese riguardo alla pandemia.
Per ora i dati sembrano confortanti, ma i tamponi eseguiti  in Kenya, solo 33 mila, non autorizzano ancora all’ottimismo.