E’ nata a Mombasa da padre inglese e mezzo seychellese e mamma keniana, ha vissuto a Nairobi e Londra per poi approdare a New York ed oggi è una delle modelle più richieste del mondo.
Stiamo parlando di Malaika Firth, a cui le copertine delle riviste di moda stanno dando grande spazio, dopo aver attirato l’attenzione del fashion internazionale per essere stata la seconda modella di colore a posare per una campagna di Prada, dopo diciannove anni dagli scatti che regalarono lo scettro di regina delle passerelle ad una certa Naomi Campbell.
Ma Malaika non è solo nera, è una portabandiera del Paese in cui è nata e di cui ricorda spesso e volentieri l’origine. “Ho solo due posti dell’anima – ha dichiarato recentemente in un’intervista – New York e il Kenya – anche se ho vissuto a lungo a Londra”.
L’infanzia di Malaika (“angelo” in swahili, come in molti sanno grazie anche all’omonima canzone portata al successo da Miriam Makeba) non è stata facile. La ragazza ricorda che lei e la sua famiglia vivevano in condizioni non disagiate ma comunque molto umili. Il padre lavorava in un hotel di lusso di Nairobi come cleaner. Poi il trasferimento in Inghilterra, dove la ragazza ha potuto studiare e sognava di fare la modella. E’ stata la madre ad iscriverla ad un casting a 14 anni, da lì la scalata con sfilate a Londra e New York, fino a quando nel 2013 è stata scelta da Victoria’s Secret e Prada l’ha consacrata.
Da allora, Malaika è stata protagonista di oltre 40 sfilate per stilisti tra cui: Valentino, Marc Jacobs, Calvin Klein, Alexander McQueen, Burberry, Christopher Kane, Topshop Unique, Erdem, Prada, Louis Vuitton, Celine e Miu Miu.
In più è apparsa in campagne media per Burberry, Prada, Topshop, Valentino e Marc Jacobs Fragrance. Gli editoriali includono Vogue Paris, British Vogue, W Magazine, LOVE, Interview, AnOther, e i-D. E’ stata modella dell’anno in Gran Bretagna nel 2016 e 2018 e la sua carriera ormai è un dato di fatto. Con la voglia di tornare ogni tanto a casa, in Kenya.