C'erano cittadini di trentatre differenti nazionalità a bordo del volo Ethiopian Airlines diretto da Addis Ababa a Nairobi questa mattina, che si è schiantato al suolo poco dopo essere decollato.
Secondo fonti ufficiali, rese note dopo i dovuti controlli e avvertimenti alle famiglie, ci sono anche otto italiani, oltre a 32 keniani, diciassette etiopi, otto cinesi e sette britannici.
Secondo un sito specializzato, l'aereo avrebbe avuto problemi ai pannelli di controllo evidenziati dalla difficoltà a raggiungere l'alta quota.
Problemi simili a quelli riscontrati nel Boeing 737 MAX della Lion Air caduto lo scorso anno in Indonesia.
Il velivolo era nuovo, inaugurato lo scorso novembre e verificato il 5 febbraio. Era appena arrivato da Johannesburg.

AGGIORNAMENTI A BREVE

Gli italiani coinvolti nell'incidente, secondo fonti ufficiali sarebbero legati ad alcune ONG, di cui una di Bergamo, attese ad un meeting dell'ONU a Nairobi.

ULTERIORI AGGIORNAMENTI

Tra le vittime anche l'Assessore ai Beni Culturali della Regione Sicilia Sebastiano Tusa, diretto a Malindi per un convegno e molto conosciuto nella cittadina.
Il medico Carlo Spini e la moglie Gabriella e il tesoriere Matteo Ravasio della ONG "Africa Tremila", con progetti in Kenya e nel Sud Sudan, sono tra le persone perite nell'incidente.

Tra gli italiani deceduti anche il Presidente del CISP, Paolo Dieci e due dipendenti delle Nazioni Unite, Virginia Chimenti e Maria Pilar Buzzetti.
Nell'elenco figura anche una keniana con passaporto italiano, Rosemary Mumbi.